L'Avana, 7 novembre 2011 - Con una decisione in linea con le nuove aperture volute da Raul Castro, il governo cubano ha autorizzato la vendita e l’acquisto di case. Lo annuncia pubblicamente il giornale governativo Granma che specificamente riporta:

"Entrano in vigore nuove norme per la trasmissione della proprietà della casa: Con il fine d’eliminare proibizioni e rendere flessibile  la documentazione relazionata alla trasmissione delle proprietà della casa, contribuendo ad un accomodamento volontario degli spazi abitabili tra le persone, entreranno in vigore dal 10 novembre il Decreto Legge 288 e varie risoluzioni ministeriali complementari. Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale Straordinaria numero 35, del 2 novembre del  2011, le norme modificano fondamentalmente il V Capitolo  della Legge Generale del Casa, seguendo le indicazioni della Linea 297 approvata del Sesto Congresso del Partito per stabilire la compravendita di questi immobili e rendere flessibili  altre forme di trasmissione della proprietà come gli scambi, donazioni e altro, tra persone naturali. Le nuove norme giuridiche comprendono  la compravendita, lo scambio, la donazione e l’aggiudicazione per divorzio, morte o partenza definitiva del proprietario della casa, tra persone naturali cubane con domicilio nel paese e stranieri residenti permanenti nell’Isola. Si eliminano le autorizzazioni precedenti delle direzioni municipali della Casa e si richiederà l’iscrizione dell’immobile nel registro delle proprietà. La nuova legislazione ratifica che si potrà essere proprietari solo di una casa per residenza permanente e di una seconda destinata alle vacanze. La formalizzazione delle differenti azioni di trasmissione della proprietà si realizzerà  di fronte ad un notaio pubblico, nel municipio dove si trova l’immobile. Inoltre è prevista l’applicazione dei tributi che corrispondono."

La nuova legge ha inoltre snellito altri tipi di operazioni, come le ‘’permute e le donazioni’’ delle case, che fino ad oggi prevedevano passaggi burocratici molto complessi. Un'esempio delle vecchie abitudini che già erano divenute la norma con il tempo lo riporta Maurizio Chierici, giornalista de il "Fatto Quotidiano" il 4 novembre 2011:
"Un padre militare di buon grado, 30 anni fa strappa il privilegio dell’abitare un palazzo chiosco e portici nell’Avana vecchia. Tre figlie e due maschi. Crescono, vogliono fare la loro vita. Appendono alla porta il cartello che li autorizza alla “permuta”: sono disposti a cambiare la grande residenza in cinque piccoli appartamenti. Interessati? Un funzionario della Permuta appende l’avviso sul portone: deve restare esposto per 15 giorni. Foto del cartello accanto al Granma per stabilire la data e due settimane dopo il funzionario smonta tutto. A questo punto però il regolamento diventava vago: se proprio nessuno si é fatto vivo chi vuol cambiare può arrangiarsi, sempre sotto l’occhio severo delle autorità. Ma la realtà era diversa. Da mesi i figli del generale avevano venduto ad una compagnia straniera e comperato le case nuove dove ricominciare la vita, ma era necessario rispettare le forme. Il cartello della permuta spariva un minuto dopo la prima foto e riappariva nell’ultima ora fatale: sempre col giornale che fa fede sulle date. Gestione nelle mani di funzionari e mediatori con tariffario a volte salato. Raúl Castro ha deciso di mettere fine alle commedie mentre lotta contro la corruzione. E dal 10 novembre i sotterfugi saranno per sempre finiti: i cubani e gli stranieri con residenza permanente a Cuba potranno comprare e vendere le loro abitazioni a partire dal prossimo 10 novembre: lo stabilisce un decreto diffuso oggi.  Questo tipo di transazioni erano proibite da mezzo secolo. Possibile comperare e vendere l’appartamento dove si abita, per la prima volta possibile anche una casa nel posto di vacanza se le rimesse dei parenti negli Stati Uniti permettono la sciccheria. Idem per le auto. Vecchie manfrine addio. Macchine straniere ormai sul mercato. Se ne può comperare una ogni cinque anni."

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