"All'aeroporto di All Saints, la gente che lo vide avanzare trattenne il fiato...tutti si spostarono per fargli largo perchè nessuno aveva visto mai nulla di simile sulla piccola isola di All Saints...all'aeroporto cavò, da quello che era tutto il suo bagaglio, una grande sacca informe, il passaporto su cui si poteva leggere: Ras-Negus Grimble. Nato nel 1956 a Cockpit Town, Giamaica ed al funzionario dell'immigrazione bastò un'occhiata per precipitarsi al telefono ed avvisare il commissariato di polizia di Bristol Town...
Il Rasta della Giamaica suscitava ostilità, sdegno e timore nei passeggeri dell'autobus diretto in città tanto da prendere posto ad una certa distanza dal grande uomo Rastafariano, che però rispondeva con cordiali ed ammallianti sorrisi, al che due donne provenienti da Miami sedute non molto distanti ed incuriosite domandarono: " che cosa ha fatto ai suoi capelli?"...e lui come se si fosse aspettato quella domanda: "Dreadlocks!"
...Quei riccioli particolari della Giamaica erano conosciuti appunto con il nome di Dreads...ma anche questa risposta non soddisfaceva appieno la curiosità delle donne e chiesero: "Lei è un predicatore?"...ed il Rasta introdusse così per primo la filosofia Rastafari sulla piccola isola di All Saints..."Io-Uomo essere servo di Jah, nome mio Negus, stesso Ras-Tafari, Re Etiope, Signore Onnipotente, Leone Giuda, Sovrano tutta Africa...Salvatore del Mondo!"

E così ad All Saints tutti i paesani si chiedevano e chiesero al Rasta della Giamaica..."chi ti ha mandato? Qualè il tuo messaggio?" e l'uomo Rastafariano: "il Rastafari è una fede nella pace, nella tranquillità, nell'amore verso tutti...a parte gli uomini di cattiva volontà..."
"Abbiamo sentito dire che in Giamaica avete provocato disordini e violenza"...."E' stata Babilonia a farci del male...non Noi a Babilonia!"
"Ma non affermate che Babilonia deve essere distrutta?"...
"Con l'amore...allo stesso modo con cui Gandhi ha distrutto la Grande Babilonia che lo opprimeva..." a questo punto la splendida Sally:
"Perchè dici sempre "Io", che cosa significa?"...la risposta fu data con la voce tranquilla di un giovane uomo che sapeva il fatto suo:
"nel Rasta ci serviamo del nostro linguaggio. Io è diritto, alto e bello, forte, decente e pulito...Tu è curvo e contorto, perde la strada, è brutto, non sà combinare niente. Sicchè il puro Io è attribuito a tutti gli esseri Umani. Io-Uomo significa Me. E se a parlare fossi Tu, ti chiameresti Io-donna"...

"e chi sarebbe Io-e-Io?"...
"Voi quanti siete qui, tutti quelli che sono con me..."
"non capisco..."
"Ti spiego...quando un uomo Rasta vuole dire Tu, non si separa da Te. Intende dire che Tu e Lui siete insieme, Tu, Lui e ogni altro in questa stanza, e tutti insieme formiamo un gruppo...Così bisogna dire "Io-e-Io" perchè in Rasta tutte le persone sono uguali...Tu non puoi esistere senza una parte di Lui. L'Uomo Rasta non può esistere senza tutti voi per aiutarlo a combattere le sue battaglie contro le tenebre...E' sempre Io-e-Io, il gruppo Immortale"...il Rastafariano venuto dalla Giamaica continuò spiegando che loro, gli uomini Rasta, conducevano vite semplici, e pure...solo cibo naturale, come noci di cocco...niente carne...ogni indumento indossato dal Rasta deve essere tessuto a mano con fibre naturali...
lo stesso vale per le parole...da ogni parola che contenga elementi peccaminosi o sillabe negative noi eliminiamo queste componenti e le sostituiamo
con Io...Io che è pulito e Puro..."

...il collaboratore del commissario di polizia di Bristol Town che fino ad allora era rimasto zitto, incuriosito ed in silenzio al pari della piccola
folla che si era radunata intorno al predicatore Rastafariano venuto dalla Giamaica predisse a sua volta:
"...Comunque, bisogna aspettarsi guai...Io sono in contatto con persone di altre isole e tutti mi dicono che i Rasta sono pericolosi..."

    Lettura consigliata: "CARAIBI" di James A. Michener

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