un uomo alla scoperta del nuovo mondo trova i Caraibi! | Vivere i Caraibi - Racconti, Miti e Leggende
19.01.2012 Caraibi

Un uomo alla scoperta del nuovo mondo trova i Caraibi!...navigando nell'ignoto nel lontano 1492 Colombo scopre il nuovo mondo...incontra e racconta per primo questi luoghi affascinanti, paradisiaci e pieni di ricchezza...Colombo scopre i Caraibi...solo un uomo dalle caratteristiche uniche poteva riuscire in un'impresa tanto ardita ed unica..."...L'ammiraglio mi ha profondamente colpita fin dal primo giorno del mio arrivo ad Hispaniola, quando impiccava uomini a decine. Allora l'ho considerato un mostro, e quando seppi la sorte che aveva riservato ai suoi due primi stanziamenti, la Navidad e Isabela (una città sperduta, molto lontana dalla prima, sulla riva settentrionale dell'isola, condannata ad una triste fine), non riuscivo a capire come leloro maestà lo tollerassero. Mio marito l'abbiamo visitata poco prima che venisse distrutta; è stato un terribile viaggio per mare, che qui era liscio come l'olio ma in piena tempesta non appena siamo entrati nell'oceano. Non c'era un porto degno di un nome, nessuna casa era costruita in pietra, i campi erano in abbandono, e so che gli ultimi abitanti erano quasi morti di fame perchè gli indiani si rifiutavano di fornire loro cibo. Quello era il peggior Colombo, incapace di assicurare la sopravvivenza ad un villaggio. L'ho appena visto, in quel periodo, e mi è parso null'altro che un rozzo avventuriero italiano. Poi, però, ha cominciato a venire a pranzo e a cena da noi. Mio marito era un rappresentante personale del re ma, al pari di tutti gli altri, a quei tempi vivevamo in una semplice capanna che Colombo illuminava con la sua straordinaria vitalità, la sua fantasia, la sua perenne ricerca di qualcosa di nuovo e di stimolante: ho finito per considerarlo un genio. A sentirlo esporre i suoi sogni con il suo spagnolo dal forte accento italiano, era come vedere la grandezza in atto, ed ero sbalordita dalla sua vulcanicità. Ma mio marito ed io ci rendevamo anche conto dei soui enormi difetti. Di rado portava a termine le cose che cominciava. Era incapace di governare per la semplice ragione che non riusciva a concentrare la propria attenzione sul compito di cui avrebbe dovuto occuparsi: guardava sempre al futuro. A volte era brutale, dispotico al punto di far impiccare chiunque non fosse d'accordo con lui, ed era senza dubbio avaro, meschino, bugiardo anche nei confronto dei suoi uomini. Ma i suoi massimi difetti erano l'incredibile nepotismo e favoritismo. Pure, a conti fatti, Colombo è stato l'uomo che ci ha dato il nuovo mondo, e dubito che vedremo mai chi possa stargli a confronto."

   

      Lettura consigliata: "CARAIBI" di James A. Michener

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